Fibromialgia? prove di cura con l'ozonoterapia



«L’ozonoterapia praticata nei pazienti affetti da fibromialgia ha mostrato una notevole efficacia. Si sono ridotti i punti dolenti, è calato lo stress ossidativo, è cresciuto il livello di serotonina. Tutti i pazienti trattati con ozonoterapia hanno avuto benefici riuscendo a migliorare la qualità della vita». 
 
La proposta di utilizzare l’ozonoterapia per curare la fibromialgia è stata fatta dalla dottoressa Laura Bazzichi in occasione del XX Congresso annuale dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (AISF ODV), che si è svolto a Milano il 19 giugno del 2022
 
La dottoressa Bazzichi, reumatologa a Pisa e consigliera dell’AISF ODV, ha svolto una relazione molto dettagliata nella quale ha spiegato i meccanismi di azione dell’ozonoterapia e ha riportato i lavori clinici che illustrano i benefici curativi nei confronti delle persone affette da fibromialgia. VIDEO RELAZIONE: 
 
La fibromialgia è una patologia con una sindrome cronica e sistemica, il cui sintomo principale è rappresentato da dolori forti e diffusi all’apparato muscolo-scheletrico. Ne soffre il 2% della popolazione mondiale. Molte delle terapie che sono state utilizzate si sono rivelate inefficaci.
 
«Non sono moltissimi i dati disponibili sugli effetti dell’ozonoterapia – ha spiegato la dottoressa Bazzichi – ma quelli di cui disponiamo sono molto incoraggianti…».
 
L’ozonoterapia è conosciuta da più di 130 anni. È una pratica medica largamente utilizzata per il trattamento delle patologie muscolo scheletriche quali l’ernia discale, il mal di schiena, l’artrosi. Negli ultimi trent’anni sono cresciuti notevolmente i suoi usi applicativi per la sua provata efficacia nella terapia del dolore.
 
Per quanto riguarda i meccanismi di azione, la Bazzichi ha spiegato che, insieme alle note qualità antibatteriche e antivirali, è dimostrato che i piccoli e ripetuti stress ossidativi provocati dall’ozono possono indurre l’attivazione del Nrf2 (fattore nucleare eritroide), che è decisivo nella trascrizione degli elementi di risposta antiossidante (ARE).
 
La proteina Nrf2 è la responsabile della detossificazione cellulare (guarigione).
 
Inoltre l’ozono fa da immunomodulatore nel rapporto tra ossidanti e antiossidanti. «Ed è probabile – ha aggiunto la dottoressa Bazzichi – che favorisca il rilascio di cellule staminali. Questo spiegherebbe alcuni degli effetti straordinari dell’ozonoterapia».
 
Laura Bazzichi ha ricordato che l’ipossia, cioè la carenza di ossigeno a livello dei tessuti dell’organismo, è una caratteristica patologica comune nei disturbi muscolari e muscoloscheletrici, e che l’ozono risulta fondamentale per favorire il processo di vasodilatazione e risoluzione della condizione di ipossia.
 
La dottoressa Bazzichi ha indicato diversi motivi che consigliano l’utilizzo della terapia all’ozono nella cura della fibromialgia: l’ozonoterapia migliora la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno ai tessuti ischemici; corregge lo stress ossidativo endogeno cronico; induce il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori generando un aumento del fattore di crescita e della serotonina; favorisce uno stato di benessere ed euforia senza effetti negativi.
 
La reumatologa ha inoltre presentato alcuni lavori clinici dai quali emergono gli effetti benefici dell’ozonoterapia sui pazienti affetti da fibromialgia:
 
● “Autohemotherapy with ozone as a possible effective treatment for Fibromyalgia”, pubblicato su “Acta Reumatol Portuguese” da docenti e medici dell’Università e dell’Ospedale Infanta Luisa di Siviglia.
L’ozonoterapia è stata praticata su 20 pazienti affetti da fibromialgia con eccellenti risultati. Tutti i pazienti hanno riportato un miglioramento del sonno e della lucidità e brillantezza mentale, con una marcata riduzione dell’astenia, accompagnata da una diminuzione dei dolori con un moderato aumento dei livelli di serotonina.
Tutti i marcatori dell’infiammazione sono diminuiti con un calo significativo dello stress ossidativo.
Gli autori hanno scritto nelle conclusioni che l’ozonoterapia permette ai pazienti di affrontare la vita con maggiore vitalità e minor uso di farmaci.
 
● “Ozone therapy in 65 patients with fibromyalgia: An effective therapy”, un lavoro scientifico svolto dal dottor Umberto Tirelli e altri ricercatori, pubblicato nel 2019 su “European Review for Medical and Pharmacological Sciences”.
Gli autori hanno curato con l’ozonoterapia 65 pazienti con una diagnosi di fibromialgia. 55 pazienti sono stati trattati con autoemotrasfusione con ozono e 10 con insufflazioni rettali, due volte alla settimana per un mese e poi due volte al mese come terapia di mantenimento.
In 45 pazienti si è registrato un significativo miglioramento in termini di dolore e affaticamento, e non si sono verificati eventi avversi durante l’intero studio, confermando che l’ozonoterapia può essere considerata un trattamento complementare/integrativo sicuro nei pazienti affetti da fibromialgia.
 
● “Ozone Therapy as Add-On Treatment in Fibromyalgia Management by Rectal Insufflation: An Open-Label Pilot Study”, pubblicato su “The Journal of Alternative and Complementary Medicine” da medici e docenti dell’Instituto de Neurociencias, Universidad de Granada (Spagna), dell’Ozone Research Center, National Center for Scientific Research, Havana (Cuba); e del Departamento de Neurociencia y Ciencias de la Salud, Universidad de Almerıa (Spagna).
36 pazienti affetti da fibromialgia hanno praticato 24 trattamenti di ossigeno ozono O2-O3 (200 mL di gas ad una concentrazione di 40 μg/mL) tramite insufflazione rettale durante un periodo di 12 settimane, registrando una significativa riduzione dei sintomi fisici della patologia, valutati con il “Fibromyalgia Impact Questionnaire” (FIQ).
 
In conclusione, la Bazzichi ha ribadito che l’ozonoterapia può svolgere un ruolo importante nella complessa gestione e cura dei pazienti affetti da fibromialgia.