IL CANE ERA PARALIZZATO, LE SPERANZE POCHE… POI L’OZONOTERAPIA



Il cane Igor si è svegliato una mattina completamente paralizzato, le zampe rigide e stese in avanti, incapace di compiere alcun movimento. Era un po’ di tempo che Igor provava dolore e si lamentava, ma non si riusciva a capire l’origine del problema.Alessandro Volponi, il proprietario di Igor, era molto preoccupato… 

Per capire quanto è accaduto, “Orbisphera” lo ha intervistato.

«Igor è un incrocio tra un Pinscher e un Chihuahua», ha spiegato Alessandro Volponi. «Vispo, veloce, sempre attivo, in 13 anni non aveva mai manifestato nessun tipo di malattia».

«Tre anni fa gli era stata diagnosticata una gastrite cronica dell’apparato digerente. Ma non era nulla di grave.Più recentemente, però, ha incominciato a lamentarsi a causa di irrigidimenti e dolori degli arti anteriori e posteriori. Lo abbiamo portato da diversi veterinari, ma nonostante i trattamenti con antibiotici e antidolorifici, non si è manifestato alcun miglioramento. Igor stava sempre peggio. Finché una mattina si è svegliato completamente paralizzato, non riusciva a fare nessun movimento. Ero molto preoccupato, da anni ero abituato a vedere Igor correre e scattare come un fulmine, e dunque mi sembrava impossibile vederlo con gli arti anteriori e posteriori completamente bloccati.Ho incominciato a interpellare diversi veterinari, finché non ho trovato la dottoressa Alessandra Frosi, la quale, fin dalla prima visita, ha ipotizzato la presenza di protrusioni ed ernie cervicali.

La dottoressa Frosi non ha esitato nemmeno un istante ed ha iniziato subito a trattare Igor con infiltrazioni locali e insufflazioni rettali di ossigeno ozono. Quando la Frosi mi ha detto che gli avrebbe somministrato l’ozono, non ho avuto nessun timore perché già conoscevo l’ozonoterapia. Conoscevo l’ozonoterapia perché l’avevo praticata con buoni risultati nella cura della mia schiena. Svolgo la professione di tassista e le tante ore seduto in auto mi hanno procurato non pochi dolori e problemi soprattutto nella parte dorsale. Attualmente riesco a guidare in buone condizioni di salute proprio grazie all’ozonoterapia, che ho praticato e che continuo a praticare con richiami periodici. Non sapevo, però, che vi fosse le possibilità di utilizzare l’ozonoterapia anche nella medicina veterinaria.

La dottoressa Frosi l’ho trovata facendo delle ricerche su Internet, e ho deciso di rivolgermi a lei quando ho scoperto che praticava l’ozonoterapia sugli animali. Quando l’ho contattata per telefono, la Frosi mi ha detto di portare Igor con urgenza in ambulatorio.La situazione era complicata, e sinceramente credevo che non ce l’avremmo fatta a recuperare la mobilità di Igor. Anche la Frosi era preoccupata, sebbene fosse fiduciosa nell’efficacia dell’ozonoterapia.

Igor era paraplegico, le zampe stese in avanti, incapace di muoversi: una situazione talmente grave che sono state necessarie ben 12 sedute di ozonoterapia per farlo tornare alla normalità. Ora Igor è guarito, corre, si muove, mangia da solo ed è totalmente autonomo. Nessuno di noi, in famiglia, poteva credere in un recupero del genere…».

«L’ozono è fantastico – ha sottolineato Alessandro Volponi – perché è efficace, riesce laddove altri farmaci sono incapaci di agire, non lascia residui né genera reazioni allergiche, può essere affiancato senza problemi alla terapia farmacologica ed è facile da praticare».«Oggi Igor è completamente guarito e mi sembra un miracolo!»

Alessandro Volponi ha aggiunto che è rimasto impressionato dal modo in cui la dottoressa Frosi ha curato Igor: «La Frosi è una professionista di altissimo livello. Ho visto altri proprietari di animali che sono rivolti a lei per i problemi dei loro cani. E lei ha stilato diagnosi precise trovando una soluzione a tutto. Alla sua profonda esperienza medica aggiunge una conoscenza avanzata nel campo dell’ozonoterapia. E oltre a lei, devo anche ringraziare la dottoressa veterinaria fisioterapista Giorgia Carnicelli».

“Orbisphera” ha sentito poi il parere della dottoressa Frosi, la quale ha spiegato che quello del cane Igor era un caso particolarmente difficile.La completa guarigione è stata anche dovuta al fatto che, in considerazione della gravità del caso, la dottoressa Frosi ha utilizzato una sofisticata tecnica di infiltrazione che si è rivelata più efficace rispetto alle infiltrazioni paravertebrali normalmente praticate.

Antonio Gaspari 

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