CATTEDRA UNIVERSITARIA DI OZONO TERAPIA IN SPAGNA. L’USO DELL’OZONO CRESCE NEGLI OSPEDALI E NEGLI AMBULATORI



L’uso dell’ozonoterapia nel trattamento del dolore cronico si sta progressivamente espandendo negli ambulatori, sia pubblici che privati, di tutto il mondo. 

Tuttavia, la conoscenza parziale, la mancanza di pratica clinica e i pregiudizi sono ancora abbastanza diffusi: problemi che sono posti in rilievo da qualificati lavori di approfondimento e di analisi.

Tra questi lavori di approfondimento, è importante evidenziare la Review “Updated Review on Ozone Therapy in Pain Medicine”, pubblicata il 23 febbraio 2022 da “Frontiers on Physiology”, che analizza, a sua volta, un numero significativo di lavori scientifici sul tema ozono:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8904924/

Sono autori di tale ricerca: Francisco Javier Hidalgo-Tallon dell’Istituto di Neuroscienze, Università di Granada; Luis Miguel Torres-Morera, del Dipartimento di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore, dell’Ospedale Puerta del Mar di Cadice; Jose Baeza-Noci e Rosa Pinto-Bonillo del Dipartimento die Embriologia e Anatomia umana della Scuola di Medicina dell’Università di Valencia; Maria Dolores Carrillo-Izquierdo della Scuola di Infermieristica, Università Cattolica di Murcia (UCAM).

Scrivono gli autori del suddetto lavoro scientifico: «Sebbene le basi biochimiche dell’ozonoterapia siano ben determinate e ci siano varie revisioni sistematiche e meta-analisi in letteratura scientifica che ne giustificano l’uso nella medicina del dolore, alcuni professionisti nutrono ancora dei pregiudizi nei suoi confronti». E inoltre aggiungono: «Secondo i criteri SIGN (Scotish Intercollegiate Guideline Network), il livello di efficacia dell’ozonoterapia in medicina è simile o superiore alla maggior parte delle tecniche utilizzate nel trattamento del dolore».

Ecco i principali riferimenti e lavori scientifici segnalati dalla Review “Updated Review on Ozone Therapy in Pain Medicine”:

Il lavoro a cura di Emma Borrelli dell’Università di Siena, revisionato da Enrico M. Camporesi (USF Health, Stati Uniti) e Marko Samardzija (Università di Zagabria), propone un’analisi dettagliata sull’utilizzo dell’ozonoterapia per il trattamento del dolore evidenziandone gli eccellenti risultati. Nel corso dello studio vengono citate le associazioni professionali sanitarie (come l’Associazione Spagnola di Ozono Terapia SEOT o la Federazione Mondiale di Ozono Terapia WFOT) che cercano di unificare i criteri e sviluppare protocolli di trattamento, oltre a formare gli operatori sanitari all’uso dell’ozono.

In Portogallo e in Grecia l’ozonoterapia ha una regolamentazione specifica ed è utilizzata negli ospedali pubblici e negli ambulatori privati.

Nel 2011 il Ministero della Salute spagnolo ha incluso l’ozonoterapia nell’ambito dei servizi sanitari forniti dai dipartimenti e dagli ambulatori che curano il dolore.Grazie al riconoscimento in termini di sicurezza ed efficacia dei generatori di ozono, l’ozonoterapia viene oggi praticata in tutta l’Unione Europea.Oggi sappiamo con certezza che, dal punto di vista clinico, l’ozonoterapia presenta molteplici applicazioni medico-chirurgiche legate alla capacità germicida dell’ozono, applicazioni in grado di curare i processi ischemici e infiammatori cronici, lo squilibrio del redox cellulare, l’insieme delle alterazioni che si producono nei tessuti, nelle cellule e nelle macromolecole biologiche quando queste sono esposte ad un eccesso di agenti ossidanti.Dal punto di vista storico la Review sopra citata ricorda che il dott. Cesare Verga è stato il primo al mondo (1989) nel descrivere le applicazioni intramuscolari dell’ozono a livello paravertebrale, indicando i punti dove infiltrare l’ossigeno ozono nei pazienti con lombalgia cronica.Successivamente, negli anni Novanta, questa procedura è stata utilizzata anche per il trattamento di poliartrite acuta e cronica (anca, ginocchio, articolazione sacroiliaca e interfalangea), tendinite, epicondilite, sindrome del tunnel carpale e dolore miofasciale.

L’utilizzo dell’ozonoterapia per le patologie sopra indicate si è rapidamente diffuso ed è a tutt’oggi una risorsa terapeutica affermata sia tra i medici che tra i pazienti.

Insieme alle ernie discali, l’ozono è altamente efficace nella cura delle patologie che colpiscono il ginocchio. Uno dei primi lavori scientifici e clinici su questo tema è stato svolto dal prof. Eugenio Riva Sanseverino, già Ordinario di Fisiologia umana nell’Università di Bologna.

Il prof. Riva Sanseverino ha trattato 156 pazienti con infiltrazioni di ossigeno ozono.I pazienti sono stati divisi in 3 gruppi: portatori di patologie post-traumatiche del ginocchio, gonartrosi senza deformità ossee marcate, gonartrosi con marcate deformità ossee.

Nei primi due gruppi si sono ottenuti ottimi risultati con scomparsa del dolore e altissime percentuali di guarigione, mentre per il terzo gruppo è stato necessario aggiungere all’ozono altre terapie per arrestare l’avanzare del processo degenerativo.

I risultati già soddisfacenti sono stati confermati e migliorati dagli studi clinici successivi effettuati a Cuba nel 1997. Su 126 pazienti con artrosi del ginocchio trattati con infiltrazioni di ossigeno ozono, il 71,4% ha avuto un ottimo risultato, nel 10,3% il risultato è stato discreto, e nel 18,3% il risultato è stato negativo.Nel 2018, nel 2019 e nel 2020 sono state pubblicate in diverse riviste sei revisioni sistematiche e meta-analisi a sostegno dell’uso dell’ozono nella cura dell’artrosi del ginocchio, con un altissimo livello di efficacia ed evidenza (GRADO 1+).

La conclusione è che i disturbi articolari del ginocchio possono essere trattati con successo grazie ad infiltrazioni di ossigeno-ozono.La Review “Updated Review on Ozone Therapy in Pain Medicine” effettua inoltre un’analisi dettagliata – arricchita da una vasta e accurata bibliografia – sui risultati curativi dell’ozono nell’ambito delle seguenti affezioni patologiche: patologie della spalla, patologie spinali, artrite reumatica, tendinopatie, sindromi da intrappolamento neurale, epicondilite laterale, rizoartrosi, spondilolistesi, spondilolisi, fascite plantare, spondilodiscite settica, tenosinovite di D’Quervain, metatarsalgia da fibrosi postoperatoria dopo resezione di neuroma di Morton o patologia dell’articolazione temporomandibolare.

Il testo completo dello studio “Updated Review on Ozone Therapy in Pain Medicine - PMC (nih.gov)” è consultabile al link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8904924/

 Per i medici che sono interessati a conoscere e praticare l’ozonoterapia:

13 MAGGIO A ROMA: 

Introduzione all’Ossigeno Ozono terapia Corso teorico pratico

www.aliasformazione.it/13-maggio-2023-introduzione-alla-ossigeno-ozono-terapia-corso-teorico-pratico/

10-11 GIUGNO A ROMA: 

Corso di base teorico e pratico di Ossigeno Ozono Terapia 

www.aliasformazione.it/10-11-giugno-2023-corso-base-teorico-e-pratico-di-ossigeno-ozono-terapia/

 

 

 

Antonio Gaspari