«Ogni volta che utilizzo l’ozono rimango stupito dalle sue capacità di cura. E dire che all’inizio ero scettico…».
A parlare così è il medico veterinario Davide Bianchi.
Dopo la laurea conseguita alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano, il dott. Bianchi ha seguito dei Corsi Post Laurea presso il Centre d’Imagerie et de Recherche sur les Affections Locomotrices Equines (CIRALE) in Normandia, e presso l’Ecole Veterinaire Maison Alfort in Francia.
Specialista in Ippiatria, Ortopedia, Podologia Equina e problematiche del cavallo sportivo, il dott. Bianchi è stato Responsabile del Centro Inseminazione Artificiale dal 2003 al 2013, Direttore sanitario dell’Ambulatorio Veterinario Cavallo dal 2001 al 2013, e Direttore sanitario titolare dell’Ambulatorio per Equini di Novi Ligure.
Il dott. Bianchi è inoltre molto esperto nella pratica dell’Ozonoterapia.
“Orbisphera” lo ha intervistato.
Come e quando ha conosciuto l’ozono come possibile strumento di cura per patologie diverse in campo veterinario?
Circa una decina di anni fa il collega e amico Ettore Ballardini mi illustrò l’efficacia dell’ozono e le sue applicazioni in Ippiatria. Ascoltai con interesse, ma non detti immediatamente seguito alle sue spiegazioni. Fu solo qualche anno più tardi che, spinto dalla curiosità, mi rivolsi ad Ettore per approfondire i possibili usi dell’ozono nella cura delle diverse patologie. A partire da quel momento, lo studio della letteratura specializzata e la frequentazione di specifici corsi sull’ozonoterapia mi hanno permesso di introdurre l’ozono nella mia pratica quotidiana di medico veterinario. E negli ultimi cinque anni sono diventato uno specialista. Applico infatti l’ozonoterapia in quasi tutte le patologie che sono impegnato a curare e guarire.
In ambito ortopedico, l’ozonoterapia è diventata la mia principale area specialistica. Ho sostituito il cortisone con l’ozono come antinfiammatorio intra articolare e sfrutto intensamente le proprietà rigeneranti, cicatrizzanti e antibatteriche dell’ozono. Lo utilizzo da solo oppure in combinazione con prodotti di medicina tradizionale (acido ialuronico, antibiotici, ecc.), o anche in combinazione con prodotti biologici, come il plasma ricco di piastrine con cui l’ozono lavora in sinergia.
L’ozono ha la grande proprietà di migliorare il microcircolo e l’ossigenazione periferica. Induce la produzione di potentissimi antiossidanti naturali, e quindi si presta a migliorare le performance del cavallo sportivo prevenendo le lesioni da fatica. Previene e cura le contratture e le miositi vere e proprie.
Non vorrei presentare l’ozono come un “elisir” per tutti i mali… ma l’elenco delle patologie e delle situazioni cliniche che si possono trattare efficacemente con l’ozonoterapia è veramente vasto: e ne scopro continuamente di nuove.
Uso l’ozono anche nelle patologie oculari, in ginecologia, nelle lesioni cutanee e nelle lesioni degli zoccoli. Recentemente ho incominciato a sfruttare l’effetto immunomodulante dell’ozono in cavalli affetti da diversi tipi di allergie: dalla dermatite recidivante alla bronchite cronica. E i risultati sono stati eccellenti.
In un convegno svoltosi a Roma nel gennaio di quest’anno – patrocinato dalla FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e organizzato da Health’s Ozone Society (HOS) e da ALIAS Srl –, lei ha presentato i risultati dell’ozonoterapia nella cura di diverse patologie in campo veterinario. Puoi raccontarci i risultati più significativi?
Nel convegno in oggetto ho presentato diversi casi tratti dall’esperienza del mio lavoro quotidiano. Quello che vorrei anzitutto sottolineare è che l’efficacia e i risultati curativi prodotti dall’ozono mi stupiscono sempre di più.
Trovo efficacissimo, per esempio, l’utilizzo intra articolare – intra sinoviale in genere – nei casi di ferite penetranti o comunque contaminanti le membrane sinoviali. L’ozono è in grado di prevenire e curare infezioni articolari potenzialmente fatali per un animale sensibile alla sepsi sinoviale come il cavallo.
La velocità e la qualità della guarigione nelle lesioni tendino-legamentose è stupefacente.
Nei casi di fratture anche esposte – naturalmente senza mobilità e dislocazione eccessiva dei tratti ossei interessati – ho notato una migliore e più rapida formazione di callo osseo nonché un’assenza di infezione dei monconi interessati.
La Health’s Ozone Society (HOS) promuove, con il patrocinio della FNOVI, un Master di Ozonoterapia presso la UniCamillus, Università esclusivamente dedicata alle Scienze Mediche e Sanitarie. Il titolo del corso è: “OSSIGENO-OZONOTERAPIA. Potenzialità Attuali e Prospettive Future in Medicina Veterinaria”. Qual è il suo parere in proposito? Lo consiglierebbe ai suoi colleghi veterinari?
Penso che questo Master sia una pregevole iniziativa. Per quanto a mia conoscenza, si tratta del primo corso del genere in Italia e in Europa. Mi sembra un’ottima occasione di crescita professionale, e dunque da consigliare a tutti i colleghi veterinari.
Intervista a cura di Antonio Gaspari