«Dobbiamo immaginare che il nostro corpo, con l’ossidazione, tenda ad “arrugginirsi”, come una sbarra di ferro o una mela che, tagliata a metà e lasciata all’aria aperta, tende ad annerire…».
A parlare così è il dott. Pietro Falco, un medico esperto nell’uso dell’ozono per rafforzare il sistema antiossidativo.
Il dott. Falco spiega che il nostro organismo funziona bene quando c’è un equilibrio tra i processi di ossidazione e la produzione di sostanze antiossidanti.
Quando, in determinate condizioni, il cosiddetto stress ossidativo cresce, vale a dire quando c’è un eccesso di “Reactive Oxygen Species” (ROS) e/o un difetto di sostanze antiossidanti, l’organismo va in sofferenza.
Se lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi non viene corretto dalla rete antiossidante ubiquitaria (RAO), possono verificarsi varie patologie a causa dei danni subiti dalle strutture cellulari.
L’eccesso di ROS può accelerare i processi di invecchiamento cellulare, indurre lo sviluppo di patologie infiammatorie, degenerative od oncologiche (ischemia cardiaca, aterosclerosi, cataratta, infezioni virali, patologie neurodegenerative, malattie autoimmuni), oltre a deprimere il sistema immunitario.
La caratteristica delle malattie croniche è data non solo dall’eccesso di ossidanti e radicali liberi ma dal deficit di tamponi antiossidanti. Ogni studio clinico al riguardo è giunto alle stesse conclusioni: tutti i pazienti sono in uno stato di stress ossidativo causato dalla mancanza di un’adeguata capacità di sistemi tampone antiossidanti.
La terapia non deve mirare a ridurre la formazione o la presenza di ossidanti, ma a stimolare una aumentata sintesi di enzimi tampone antiossidanti.
Ed è in questo contesto che si è scoperto che l’ozono è la sostanza più efficace nello scatenare la reazione antiossidativa e riparativa.
Pur essendo l’ozono una molecola con caratteristiche ossidative, mediante uno stimolo paradosso induce una forte risposta antiossidante da parte dell’organismo.
L’ozono stimola il sistema antiossidante (RAO) per la difesa, la prevenzione, la neutralizzazione e l’eventuale riparazione dei danni indotti dai radicali liberi.
Tra i tanti antiossidanti che vengono liberati, l’ozono favorisce la produzione in particolare di glutatione, che è il più potente antiossidante presente nell’organismo.
Per illustrare quanto la pratica dell’ozonoterapia possa essere efficace nelle diverse patologie e nell’anti-aging, la Health’s Ozone Society (https://www.hosociety.it) ha tenuto il 27 aprile un webinar sul tema “Lo stress ossidativo nei sistemi biologici: ruolo della Ossigeno ozonoterapia”.
Al webinar sono intervenuti
- i biologi Colombini e Carratelli svolgeranno una relazione su: “Bilancio ossidativo nei sistemi biologici. Metodi di misurazione”;
- il dott. Pietro Falco svolgerà una relazione su: “Ruolo dello stress ossidativo in patologia umana: potenzialità della Ossigeno ozonoterapia”;
- la dottoressa Alessandra Frosi terrà una relazione su: “Stress ossidativo, infiammazione e applicazione in Ossigeno ozonoterapia”;
- la dottoressa Frosi, che è anche medico veterinario, spiegherà come svolgere la “Misurazione dello stress ossidativo nella clinica dei piccoli animali”.
- il dott. Davide Bianchi, anche lui medico veterinario, ha spiegato la “Misurazione dello stress ossidativo applicato alla clinica degli equini”.
Health’s Ozone Society-APS (https://www.hosociety.it)
Mobile: 347 9745645 - 336 769025
Email: info@hosociety.it
Antonio Gaspari